Bar Silio
Storie di giovani gomiti appoggiati ad un bancone di provincia

giovedì, febbraio 08, 2007

“Carnem levare bis” dal “Corriere Adriatico”

Tragedia a Corridonia, la tetra patria dell’orribile piazza Filippo Corridoni.

Giovane troglodita Ripano, dall’esofago da ingorda oca, tira le cuoia soffocato da un intero filetto di manzo. Il ridicolo e risibile tentativo di non masticare affatto la smodata porzione formato famiglia avanzata nel piatto della sua attonita, ma quasi quasi indifferente consorte, è costato caro allo stolto giovane, di cui per pudore non riveleremo l’identità. Si sa poi come va a finire, gli adolescenti finiscono per emulare questi falsi miti creando un’ingiustificata sequela di morti bianche. Non vogliamo però mancare alla sensibilizzazione dei lettori, riportandovi un’immagine di repertorio che ritrae la belva famelica in una delle sue abituali e sbalorditive performance mangerecce.
“E quello? Che fai ce lo lasci?” Le sue ultime parole avventandosi tra gli
avanzi di un piatto altrui. Si bullava del suo famigerato stomaco d’acciaio, rivolgendosi alla già sazia Mally. Peccato che nel suo stomaco quel filetto non si sarebbe mai adagiato, mai! Quando sulla scena del misfatto sono intervenuti gli uomini della scientifica, questi si sono ritrovati di fronte ad uno scenario a dir poco abominevole. La vittima giaceva al suolo, paonazza in volto nonché fieramente accigliata per quell’azzardo, sembrava volesse dire “ce la sto facendo, la sto invogliando cazzo! Sono una vera cloaca maxima!” (citando il famoso cortometraggio di un suo caro amico anch’esso dedito all’ingozzamento NdR). La vedova Mally consolava con un sorrisino inebetito la madre Oriella, nonché suocera disperata della vittima, l’unica ad allarmarsi almeno un po’ alla vista delle corna del bue che ancora cercava scampo dalle fauci non più di tanto ampie della vittima. Mally crede tutt’ora che si tratti di una gag preparata a puntino per farla sorridere dopo un periodo di flessione col suo amato, ormai cadavere in terra. Il suocero Dante, disperato, annegava la sua delusione in un mare così oceanico di bestemmie che risanerebbe l’attuale emergenza idrica. Infatti cadendo nei suoi ultimi rantoli di vita, la vittima ha portato in terra con sé dell’ottimo bianco dei colli Jesini, perdita tale da causare il feroce malcontento, sia dei perbenisti della cucina, scettici sull’abbinamento vino bianco con carne, sia di Dante, tanto affezionato a quel vinello brioso ora riverso anch’esso a terra. Gli uomini del RIS sembrano convalidare come causa del decesso la mancata educazione alimentare della vittima, ignara quanto avida nell’uso delle posate per razionare il cibo in parti umanamente deglutibili. Gli inquirenti però non è escludono del tutto la pista del suicidio del giovane, che preso dallo sconforto per la bruttezza del minimalista e rigido stile fascista di piazza Corridoni, avrebbe deciso per l'insano gesto mascherato da sottile gag, che purtroppo cara Mally, non ti ridonerà mai più il tuo uomo...
Ricordate, la prima digestione inizia nella bocca, masticate, non fate la fine di questo pirla!

Forse da lassù, il compianto Josafat se ne rammaricherà, forse, visto che non ci scommetterebbe nessuno…


Ecco, questo grossomodo è stato il mio ipotetico ultimo pensiero se le cose fossero andate per il peggio. Mi vedevo grottesco protagonista della cronaca locale, davvero. E’ spiacevole affidare l’ultimo pensiero ad un così banale scenario, cazzo allora non c’è qual famoso film della propria vita con i fotogrammi più significativi! Tutto per colpa di un pezzo di carne che ieri sera sembrava essermisi bloccato in gola. Qualche colpo di tosse, la terribile sensazione di soffocamento durata venti assurdi, lenti, impotenti secondi di spasmi e voglia di vivere. E poi, con enorme sollievo, un enorme grumo di ciccia magicamente deglutito mi ridona il normale respiro e la mia vita senza ste’ seghe mentali assurde da tunnel nero con l'uscita luminosa.
Continuerò a mangiare carne con piacere e sollazzo, e se proprio dovete correre verso la luce, fatelo in maniera dignitosa!

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9 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ma che sei una bestia immonda!?!?!? :))) no cmq mi ha tirato su questo post.....essendo abbastanza rincojonita da tutto il diritto che mi sono ingoiata oggi........
ciao jo

8/2/07 18:19

 
Blogger giò said...

come si dice in questi casi... poteva essere una carneficina
^_^


mally ancora non ci crede?

8/2/07 19:05

 
Blogger giò said...

sto blog è morto e sepolto...
due post nuovi nuovi e non riusciamo a mettere insieme che 7 miseri commenti :(

forse l'abbiamo troppo trascurato nei mesi passati...dobbiamo dedicargli un po' d'amore. gh gh.

9/2/07 17:01

 
Blogger doc said...

Mi è passata la fame...

9/2/07 18:12

 
Blogger Damiano Giacomelli said...

Nooooo... Volevi imitare Survivor?
Mi sa che quando ha scritto il libro, Palahniuk non ha calcolato che a Corridonia non valgono le stesse regole degli States... Scommetto che nessuno si è alzato per salvarti la vita...

Comunque questo blog è vivo finché vogliamo tenerlo vivo noi...
E mi pare che abbia ancora qualcosa da dire... quindi, olio di gomito!!!

10/2/07 15:52

 
Blogger Damiano Giacomelli said...

Ah!!! figa la cosa delle 2 carnem levare... l'ho notato solo ora... eheh

10/2/07 15:54

 
Blogger SoniaPLy said...

CERTO che ce ne vuole di coraggio...
"Tragedia a Corridonia, la tetra patria dell’orribile piazza Filippo Corridoni-"
accolgo la stupida frase solo perchè a pronunciarla è uno stolto che non conosce la storia ....e gli usi e costumi di paesi troppo grandi e sviluppati !!!!!!!!!!

12/2/07 19:15

 
Blogger SoniaPLy said...

...che centra maurì nella foto del bancone??????c'è mai stato a ripe?

12/2/07 19:18

 
Blogger Jomps said...

Quello non è Maurì inteso come Maurizio del Brian Borù... è un amico di Giorgio... EPPPOI cara Sonica Ply che non capisce gli intenti letterari, la mia frase "la tetra patria dell’orribile piazza Filippo Corridoni" mi esula da qualsiasi raffronto storico. Posso essere un ignorante totale in materia storica, un insensato neonazista, non riconoscere la caratura morale che certamente ha avuto Filippo Corridoni, ma la piazza che gli è stata dedicata, ed il relativo monumento, sono un insulto al buon gusto estetico. E' risaputo che nel fascismo il design non è che brillasse d'inventiva, tutto molto piatto come linee, solo righe dritte, tratti netti, duri, aspri, freddi. Esaminando lo sprezzante "tetra patria" mi riferisco alla poca vitalità che a mio giudizio anima Corridonia, e questo ovviamente non dipende dalle sue radici, dal suo passato, semplice decorso naturale di un paesello come tanti.
Si parla quindi di contestualizzare l'evento grottesco narrato nel post in uno scenario anch'esso grottesco qual'è la vostra piazza. C'è l'eroe - ben venga la gente che si adopera per il bene comune - che è stato commemorato come forse peggio non si poteva, è più chiaro ora il raffronto stilistico-letterario?
Per quanto riguarda gli usi e costumi dei piccoli paesi senza storia e senza eroi come Ripe (si dovrebbe capire che sto facendo del sarcasmo) prometto che mi metterò d'impegno a studiare tutta la vita di Corridoni, anzi forse ne scriverò una sceneggiatura teatrale che io stesso interpreterò per rendergli giusto onore, poi alla fine ci scappa anche che me lo faccio tatuare su tutto il corpo, e la sua effige sulla mia pelle sarà sicuramente più espressiva e vivida di tutto quello sbiadito travertino rettangolare e del pesante piombo che avete parcheggiato lassù in piazza!!!
Lungi da me l'offendere la memoria storica, ma prestate attenzione a far sfoggio di un insensato campanilismo da piazza, appunto.

12/2/07 19:46

 

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