Bar Silio
Storie di giovani gomiti appoggiati ad un bancone di provincia

giovedì, marzo 09, 2006

Gomiti e pietre

Se sei cresciuto in un microscopico villaggio neotribale come Ripe San Ginesio impari a dare importanza a tutto ciò che ti circonda, che si tratti della corposa porosità di una pietra o della lenta e solenne vitalità di un albero… forse è qualcosa di inconscio, ma quando sei “chiuso” in una scatola con un numero limitatissimo di elementi con cui interagire, da costanti che erano, quei pochi oggetti diventano variabili da considerare alla stregua di amici o familiari… e lo svantaggio del loro numero limitato è ben risarcito dal vantaggio della loro familiarità… così, come accadrebbe in una piccola comunità umana, gli elementi che sono presenti assolvono anche le funzioni a cui avrebbero dovuto adempiere quelli che mancano…
Ricordo che eravamo piccoli… troppo piccoli per ricordare quanto piccoli… piccoli al punto di essere ancora capaci di cambiare… di mantenerci aperti… stavamo diventando qualcosa… ma non sapevamo ancora cosa… e con noi anche il paese cercava un suo ruolo nei nostri pensieri mutando di continuo in un’interminabile trasformazione che in fondo aveva come unico scopo se stessa… proprio così… e da un giorno all’altro il corrimano di fronte al bar si faceva ostacolo per i salti, rete da pallavolo, acciaio su cui arrampicarsi, su cui sedersi parlando di ragazze con gli amici o di qualcos’altro con le ragazze… e non si poteva calpestare nessun mattone senza rendersi conto che era anche qualcos’altro ed anzi, moltissimo altro rispetto ad una semplice pietra… da LI’ io facevo il mio “tiro a catinella” quando giocavamo in piazza… Jo aveva paura di QUEL buco nel muro, perché era pieno di “purchitti de sant’Antò” (insetti poco pvesentabili pev via dell’aspetto volgave), QUELLA vasca di notte si riempiva di girini che diventavano rane, ottime per la pesca… QUEL vecchio deposito di breccia era il quartier generale del club dei maschi… QUELLA panchina ospitava le migliaia di colte dissertazioni su donne (prima) e serate etiliche (più tardi… la sostituzione non lascia ben sperare)… e milioni di altre storie come queste… In fondo un paese come il nostro si può attraversare da cima a fondo in un centinaio di passi… ed è qui che viene il bello… perché vent’anni o più di tacco-punta sempre uguali ci hanno permesso di dare importanza a tutto ciò che ci circondava, senza dar nulla per scontato… ma qui viene anche il problema… perché col passare degli anni, si è persa la voglia di utilizzare e vedere ciò che ci circonda in modo sempre nuovo… e siamo rimasti lì… immobili in mezzo a quintali di memorie fin troppo ingombranti… senza creare nuovi percorsi che ci appartengano ed anzi appoggiandoci sui detriti del passato senza più tracce della vitalità che ci dava ossigeno. Poi, conoscendo nuove realtà, molti come noi hanno completamente abbandonato quello che erano per perdersi (letteralmente) nelle infinite possibilità globali, mentre altri, impauriti, si sono rifugiati nella microscopia del paese immobilizzandolo insieme con loro stessi per non rischiare di perderne il controllo.
Il nostro bar interattivo non è altro che il tentativo di sfuggire da questi due rischi trovando nuovi percorsi in cui trasportare le nostre pietre… e con esse le nostre storie… vogliamo poter conoscere nuove realtà con la fiducia di poterle far nostre… inventando ogni giorno il mondo che ci circonda con la stessa freschezza del passato… la stessa con cui in fondo saremo sempre capaci di farlo nel più importante dei nostri luoghi, che sia fisico o in rete: barsilio.blogspot.com
Per i gomiti: condividete este sensazioni?

9 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Dami, sii più esile.
Non ho avuto voglia di leggere il tuo post, me lo racconti dopo? :D
Lo sai che ti voglio bene maledetto!

15/3/06 18:12

 
Anonymous Anonimo said...

Da ciò che ci illustri ci è venuta voglia di vinirti subito a trovare al l'oltremodo mitico Bar Silio!
Un bacione! Io ti voglio UN bene maledetto!

15/3/06 18:15

 
Blogger Jomps said...

la signorina ha un po' ragione...e mi fa strano che per una volta non sia stato io a mancare d'immediatezza. magari ho scelto un momento sbagliatissimo per rileggerlo perchè mi fanno male gli occhi dopo ore ed ore di stesura di stronzate varie al pc. Però da quello mi ricordo in base all'esperienza personale e alle precedenti letture, confermo che è tutto vero!
Bisogno saper trasformare e trasformarsi perchè...zzzzzzz (sindrome del borghetti...)

15/3/06 22:48

 
Anonymous Anonimo said...

sindrome da borghetti??!? fandonnie messe in giro dai mediczzzzzzzz

Sandro S.

15/3/06 22:49

 
Blogger giò said...

ciao damilino, sono perfettamente in sintonia con quanto dici e... e... c'è una cosa che mi preme da tempo...e non so come dirtelo... mmm... ti voglio un bene maledettooo..zzzzzzzzzzz

16/3/06 11:23

 
Blogger Damiano Giacomelli said...

Grazie gggiovani ggggiovani pe avé convenuto (o no?) co u mia interventu... perdonateme tanto pe a mia decisione de postà u pensieru astrattu anziché a storia de vita vissuta... the lack of a narrative plot gave to my post a complex appearence, I promise for the future I'll avoid many astract thoughts like this... I also say tu "caru giò" che u voglio molto bene pure io... e a lara glie e prometto che sò disponibile a perde i numerosi chili pe raggiunge a esilità richiesta... ora fuggo in lacrime pe avé subito critiche da Jabbar proprio su u caru argomentu de a immediatezza pe cui tante volte glie ho criticatu u...
I will survive, I will survive, I will szzzzzzzzzzzzzzzz

16/3/06 18:40

 
Blogger Jomps said...

...intanto u caru Sandro S. proprio ieri mi ha caldamenente manifestato il suo disappunto per la sua aparizione/sparizione all'interno di queste pagine... indovinate quale Sandro S. ha dissentito, un indizio: arriva sempre dopo amen alla messa di natale mentre l'altro sta già dormendo sull'acqua santiera...(l'unica messa alla quale partecipano entrambi per non creare confusione al censimento divino)

17/3/06 11:13

 
Anonymous Anonimo said...

se ti serve una mano, chiama :P

17/3/06 11:33

 
Blogger giò said...

per curare il disappunto di sandro s. per non essere apparso "in chiaro" sul nostro blog, ho già pronta una foto che lo ritrae con sorriso solare + gazzetta che testimonia la vittoria dell'ascoli sulla roma...

17/3/06 13:18

 

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